Il produttore di aerei statunitense Boeing ha aumentato del 3% le sue previsioni annuali ventennali per le consegne di nuovi aerei di linea a livello di settore, portandole a 43.975, spinte dalla forte domanda dei passeggeri, dalla crescente concorrenza delle compagnie aeree e dall’eventuale sostituzione di aerei più vecchi e meno efficienti.
L’aviazione è stata duramente colpita dalla pandemia che ha visto il trasporto aereo crollare solo per poi riprendersi bruscamente.
Ciò ha lasciato molte aziende a lottare per risolvere la carenza di manodopera e componenti e altri problemi della catena di fornitura. Produttori come Boeing e Airbus stanno facendo fatica a tenere il passo con una domanda significativa e le compagnie aeree devono aspettare anni prima di avere nuovi aerei.
Boeing, che ha aggiornato le sue previsioni alla vigilia del Farnborough Air Show fuori Londra che si aprirà lunedì, ha affermato che le compagnie aeree avranno bisogno di un numero crescente di aerei entro il 2043.
Darren Hulst, vicepresidente del marketing commerciale della Boeing, ha affermato che «i tassi di dismissione degli aerei più vecchi si sono dimezzati negli ultimi quattro anni a causa della mancanza di velivoli immessi sul mercato».
Ha affermato che la questione verrà affrontata nel medio-lungo termine, man mano che si allenteranno i problemi di approvvigionamento.
Boeing afferma che gli aerei a corridoio singolo rappresenteranno 33.380 consegne, ovvero il 76% della domanda prevista. Le consegne da ora al 2043 dovrebbero includere anche 8.065 aerei widebody, 1.525 jet regionali e 1.005 cargo.
Secondo le previsioni della Boeing, circa la metà dei nuovi jet consegnati sostituirà i modelli più vecchi, mentre l’altra metà amplierà le flotte delle compagnie aeree.
Boeing prevede che la flotta di aeromobili globale quasi raddoppierà nei prossimi 20 anni, passando da circa 26.750 jet nel 2023 a 50.170 entro il 2043. L’azienda ha anche aumentato il tasso di crescita previsto per il traffico passeggeri a livello di settore al 4,7%.
Boeing ha dovuto affrontare una crisi di sicurezza da gennaio, dopo un’emergenza in volo del 737 MAX 9 di Alaska Airlines. La Federal Aviation Administration ha preso la decisione senza precedenti di dire a Boeing che non avrebbe permesso all’azienda di espandere la produzione del 737 MAX finché non fosse stata soddisfatta dei miglioramenti di qualità e sicurezza del costruttore di aerei.
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