Si è svolta oggi, presso il Senato della Repubblica (Commissioni 8a e 10a riunite), l’Audizione della Fieg – rappresentata dal Consigliere incaricato per le relazioni sindacali, Stefano De Alessandri, e dalla Responsabile dell’Area giuridica e internazionale, Isabella Splendore – sul disegno di legge n.1146, in materia di intelligenza artificiale.
Il Consigliere De Alessandri si è soffermato sugli articoli 23 e 24 del Ddl, in materia di diritto d’autore, che rivestono maggior interesse per l’editoria giornalistica e d’informazione.
In particolare, sul nuovo obbligo di marchiatura che consentirebbe di identificare e riconoscere i c.d. deepfake – obbligo cui farebbero eccezione i programmi e le opere “manifestamente creative” – la Fieg ha osservato come tale eccezione “introduce un elemento di incertezza giuridica, facendo presumere – con quel “manifestamente” – un innalzamento della soglia di creatività”.
Enpa aggiunge che: «Per coerenza con il diritto dell’UE, il riferimento al manifestamente creativo dovrebbe essere sostituito da quello al contenuto creativo soggetto a controllo editoriale e in cui una persona fisica o giuridica detiene la responsabilità editoriale della pubblicazione».
In merito all’articolo 24, la Fieg ha invitato, in sintonia con Enpa, a guardare con estrema cautela a «qualsiasi sviluppo normativo che cerchi di estendere le protezioni e i diritti esistenti anche alle opere generate con l’IA».
Rilevato poi che il testo definitivo dell’articolo 24 risulta essere stato ampiamente rivisto, l’auspicio degli editori Fieg è che almeno vengano recuperati i requisiti aggiuntivi presenti nelle precedenti versioni.
«E’ fondamentale che le protezioni sul copyright siano adeguatamente applicate – conclude la Fieg – e che elevati standard di qualità e responsabilità siano il fondamento di queste e di altre nuove tecnologie».