LVMH, la più grande azienda di lusso al mondo, ha pubblicato martedì un aumento dell’1% delle vendite organiche nel secondo trimestre, non raggiungendo le stime degli analisti e probabilmente alimentando il nervosismo degli investitori per il rallentamento della crescita del settore.
Le vendite del gruppo francese, proprietario dei marchi Louis Vuitton, Tiffany & Co. e Hennessy, sono cresciute fino a 20,98 miliardi di euro pari a 22,8 miliardi di dollari, con un incremento dell’1% su base organica, escludendo gli effetti valutari e le acquisizioni.
Secondo un sondaggio LSEG condotto da sei analisti, la cifra è scesa al di sotto delle aspettative degli analisti che si aspettavano ricavi pari a 21,6 miliardi di euro.
Il rapporto di LVMH, pioniere del settore del lusso e seconda azienda quotata in Europa con un valore di circa 340 miliardi di euro, arriva in un momento in cui si registrano preoccupazioni circa le scarse vendite di capi di moda firmati nel mercato chiave del settore, la Cina.
La divisione moda e pelletteria del gruppo, che comprende i marchi Louis Vuitton e Christian Dior e rappresenta quasi la metà delle vendite del gruppo e la maggior parte dell’utile operativo, è cresciuta dell’1%, in leggero rallentamento rispetto all’aumento del 2% del trimestre precedente.
«Pur mantenendo la massima vigilanza nel contesto attuale, il gruppo affronta la seconda metà dell’anno con fiducia», ha affermato in una nota il presidente e amministratore delegato di LVMH Bernard Arnault.
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