Lvmh continua a fare shopping in Italia. Attraverso la propria controllata Belmond ha perfezionato l’acquisizione del Castello di Urio, situato a Carate Urio, sul lago di Como.
L’operazione si è chiusa otto mesi dopo aver siglato il contratto preliminare con la società proprietaria, Castello di Urio srl, società vicina all’Opus Dei.
Il valore dell’operazione non è stato reso noto, ma secondo indiscrezioni della stampa locale tra acquisto e ristrutturazione dell’edificio e del suo immenso parco, l’investimento si aggirerebbe fra i 50 e i 100 milioni di euro.
Il castello, costruito nel XVI secolo, faceva parte del patrimonio della società a responsabilità limitata Castello di Urio. A partire dagli anni Cinquanta, è stato utilizzata per la promozione di attività formative e apostoliche dell’Opus Dei.
Originariamente concepito come residenza aristocratica, appartenne in sequenza ai conti Della Porta, Castelbarco e Dupuy e a inizio Ottocento entrò a far parte delle proprietà della famiglia dei Melzi d’Eril, il castello, che dispone di 180 metri di battigia e si estende per 1,9 ettari, è adornato con sculture e giardini curati e offre accesso diretto alla riva del lago.
Con questa acquisizione la società francese, che opera nel mercato immobiliare di lusso ed è già proprietaria del Cipriani di Venezia, dell’Hotel Splendidodi Portofino, oltre ai treni Orient Express, prosegue i suoi investimenti in Italia e mira a trasformare il castello in un albergo di lusso.
Castello di Urio Srl è stata assistita in tutta l’operazione dallo studio legale internazionale Gianni & Origoni. Belmond è invece stata assistita da Advant Nctm.