La Commissione per i servizi e i prodotti dell’Agcom ha approvato una sanzione di euro 206.580, pari a venti volte il minimo edittale, alla Rai per la violazione delle disposizioni relative alla corretta segnalazione dei messaggi pubblicitari durante la 74ª edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo.
La violazione accertata riguarda la pubblicità occulta di un noto marchio di scarpe nel corso dell’esibizione di John Travolta insieme ad Amadeus, conduttore del Festival.
L’Autorità ha considerato di estrema gravità l’episodio, in quanto l’esposizione del prodotto è avvenuta nel corso del principale programma televisivo della Rai in termini di audience e durante l’esibizione di un ospite di chiara fama internazionale, con notevoli effetti pregiudizievoli a danno dei telespettatori.
Nel determinare la sanzione l’Autorità ha tenuto conto della reiterazione della condotta da parte della Rai, già sanzionata per episodi di pubblicità occulta nel corso della passata edizione del Festival di Sanremo. Il riferimento è alla multa da 175mila per il selfie di Sanremo 2023 che vide protagonisti Chiara Ferragni, Amadeus e Gianni Morandi.
«Sul tema scarpe non c’era accordo di nessun tipo. Il compenso è un rimborso spese basso, altro non c’è da parte di Rai», concludeva il conduttore edirettore artistico della kermesse.
In una lunga intervista rilasciata a Il Giornale lo scorso aprile, l’ex manager di Amadeus, Lucio Presta, ha raccontato una versione differente rispetto a quella fornita dal conduttore.
«Nel mese di ottobre il manager di Travolta (Oscar Generale) mi scrisse se eravamo interessati alla presenza dell’artista ad una cifra molto bassa perché lo sponsor delle scarpe era disposto a pagare la differenza del suo cachet», ha raccontato l’agente televisivo che ha assicurato di aver messo al corrente della questione Amadeus, sconsigliandogli l’operazione.
Sempre secondo la versione di Presta, Amadeus gli avrebbe dato ragione inizialmente. Alla fine però il divo statunitense sull’Ariston ci è andato ed è scoppiato il caso delle scarpe.
«Sta di fatto che al Festival, quanto dal manager proposto si è poi avverato e le uniche persone che sapevano della proposta erano Amadeus e De Stefani», ha concluso il manager.
“Bene, ottima notizia. La pubblicità deve essere sempre trasparente, palese e chiaramente riconoscibile come tale” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Sulla sanzione alla Rai si sono esposti già in tanti nei loro commenti, non poteva mancare l’opinione di Unione nazionale consumatori nelle parole del suo presidente Massimiliano Dona.
«Certo ci saremmo attesi anche una condanna rispetto alla pubblicità di PoltroneSofà, nella quale, come per le scarpe, si esponeva allo stesso modo il prodotto, sempre con un siparietto con Amadeus, interrompendo il filo narrativo del programma, ragione per la quale, al pari delle scarpe, non poteva essere considerata un’operazione di product placement ma una sorta di televendita. Peccato», prosegue Dona.
«In ogni caso è bene che sia stato ribadito il principio che non si può fare pubblicità occulta», conclude Dona.