Sono ancora negativi i prezzi alla produzione in Spagna. Secondo l’ufficio statistico spagnolo INE il dato tendenziale si attesta a giugno al -3,5%, dopo il -4,5% di maggio.
Diverso l’andamento mensile visto che in questo caso il dato registra un incremento dell’1,9%.
L’indice depurato della componente energetica registra una variazione tendenziale pari a +0,8%, dopo il +0,4% rilevato in precedenza.
Ricordiamo che i prezzi alla produzione si riferiscono alle transazioni tra imprese, in particolare fra l’azienda venditrice con stabilimenti di produzione localizzati in Italia e quella acquirente che opera sul territorio nazionale oppure all’estero. Tale indice misura le variazioni nel tempo dei prezzi che si formano nel primo stadio di commercializzazione. Come l’indice dei prezzi al consumo, è uno dei principali indicatori di inflazione.
Il dato è molto osservato da analisti ed investitori perché l’economia della Spagna rientra tra quelle avanzate dell’Europa occidentale. I suoi punti di forza sono l’agricoltura, l’allevamento, la pesca, la ricchezza di materie prime e il turismo. Invece i suoi punti di debolezza sono la mancanza di petrolio e le comunicazioni insufficienti.