logo_business24it
  • ECONOMIA
  • LAVORO
  • ATTUALITA’
  • POLITICA
  • AMBIENTE
  • INTERVISTE
  • SPORT
Link utili >
Programmi TV
Radio
logo_/wp-content/uploads/2024/09/Logo-png-orizzontale.png logo_/wp-content/uploads/2024/01/Business-24-loghi-menu-imprese-possibili.png logo_/wp-content/uploads/2024/01/Business-24-loghi-menu-business-life.png logo_/wp-content/uploads/2024/01/Business-24-loghi-menu-esperto-risponde.png
  • ECONOMIA
  • ATTUALITA’
  • LAVORO
  • POLITICA
  • AMBIENTE
  • INTERVISTE
  • Canale 824 di Sky
  • CAST
  • INFORMAZIONI
  • CONTATTI
Cerca nel sito
Lavoro

Laureati, 10 profili più ricercati dalle aziende: gli introvabili

Maria Vincenza D'Egidio
27 Luglio 2024
Laureati, 10 profili più ricercati dalle aziende: gli introvabili
  • copiato!

Ci sono ingegneri scientifici, dell’informazione e le professioni sanitarie. Circa metà dei posti di lavoro sono rimasti scoperti

Le aziende non trovano circa metà dei laureati che cercano. Avviso di cui tenere conto per le future matricole. Gli studenti che hanno archiviato da poco gli esami di maturità, molto presto si troveranno a dover fare una scelta importante per la loro vita.

Infatti, nel corso dell’estate dovranno decidere, se non lo hanno già fatto, a quale università iscriversi e, quindi, da quale porta fare il proprio ingresso nel mondo del lavoro.

Questa decisione viene indirettamente influenzata anche dalla tenuta economica del nostro paese. E per prenderla in maniera totalmente conscia, diventa utile analizzare il report 2023 che Unioncamere ha realizzato in sinergia con il ministero del Lavoro e delle politiche sociali sulle opportunità di lavoro per i laureati.

Nel dettaglio, lo scorso anno le imprese italiane dell’industria e dei servizi hanno pianificato l’assunzione di oltre 768mila laureati, un dato pari al 13,9% dei 5,5 milioni totali di contratti di lavoro programmati. Allo stesso tempo, esse hanno però fatto fatica a trovare quasi la metà dei laureati ricercati, ovvero 376mila figure professionali.
Come è facile immaginare, tra queste ultime le più richieste sono state quelle fuoriuscite da percorsi di laurea con indirizzo economico (con 223mila contratti programmati) e con quelli ingegneristici, con 162mila profili complessivi suddivisi tra ingegneria industriale (53mila), civile e architettura (49mila), elettronica e dell’informazione (45mila) e vari altri (15mila).
Subito dopo, in tale speciale classifica, figurano gli indirizzi di insegnamento e formazione (117mila), sanitario e paramedico (62mila) e scientifico-matematico-fisico-informatico (56mila).
Ma quali sono le dieci professioni per le quali le imprese segnalano la maggior difficoltà di reperimento di laureati? Al primo posto, in una graduatoria nella quale sono state considerate le professioni con almeno duemila ingressi e per cui le imprese richiedono almeno il 50% di laureati, ci sono gli ingegneri elettrotecnici con una percentuale record del 90,6%.

Sul podio si piazzano anche gli ingegneri dell’informazione (80,7%) e le professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche (80,3%).

Ingegneri della cybersecurity, esperti di sicurezza informatica e ICT in cima alla classifica delle professioni difficili da coprire in Italia
Attualita'
4 Febbraio 2024
Ingegneri della cybersecurity, esperti di sicurezza informatica e ICT in cima alla classifica delle professioni difficili da coprire in Italia
Indeed ha stilato la classifica delle 20 posizioni che restano scoperte per mesi Esperti in sicurezza informatica e Cyber Security…
4 Febbraio 2024
  • cybersecurity
  • ict
  • indeed
  • ingegneri cybersecurity
  • anestesisti
  • professioni hard to fill
Guarda ora

Per le aziende italiane, inoltre, è complicato reperire sul mercato del lavoro anche tecnici gestori di reti e di sistemi telematici (74,5%) e i farmacisti (73,1%). Percentuali abbastanza elevate di difficoltà di reperimento si riscontrano anche per gli specialisti in terapie mediche (71,4%), i medici generici (70,9%), i progettisti e amministratori di sistemi (69,8%), gli analisti e progettisti di software (66%).

Chiudono questa top ten i tecnici programmatori (65,8%). Dati che mostrano come le professioni che la società fa più fatica a reperire per quanto riguarda i laureati interessano soprattutto gli ambiti ingegneristico, medico e paramedico e scientifico.

Sempre secondo la ricerca, il complicarsi di questa situazione, che già nel 2019 riguardava un laureato su tre, è dovuto nel 62,9% dei casi al gap di offerta, ovvero dal numero ridotto di candidati disponibili sul mercato. Solo nel 29,3% dei casi le difficoltà sono ricollegabili invece al gap di competenze, cioè quelle legate alla formazione non adeguata.

A definire il quadro sono i dati dell’indagine di AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati. In particolare, nel 2022 il tasso di occupazione a un anno dal conseguimento del titolo, è stato pari al 75,4% tra i laureati di primo livello e al 77,1% tra quelli di secondo. Il confronto con le rilevazioni precedenti conferma un trend positivo rispetto al 2021 e al 2019.

Trascorsi i primi dodici mesi dalla laurea, le opportunità addirittura migliorano. Nel dettaglio, a cinque anni il tasso di occupazione è pari al 92,1% per i laureati di primo livello, mentre all’88,7% per quelli di secondo. Gli indirizzi di laurea che vengono maggiormente premiati sono quelli di ingegneria elettronica e dell’informazione (96,2%), statistica (95,8%), ingegneria industriale (95,6%), altri indirizzi di ingegneria (95%) e quelli dell’area scientifica, matematica, fisica e informatica (92,6%).

 

FOTO: Shutterstock
  • aziende cercano profili tra i neolaureati
  • profili di laureati ricercati dalle aziende
  • profili introvabili
  • consigli utili per scelta facoltà universitaria

Business24™ - testata giornalistica del Gruppo Editoriale World Vision s.r.l.
Direttore responsabile ad interm Giulia Guidi
Direttore responsabile Maria Lucia Panucci

  • ECONOMIA
  • ATTUALITA’
  • LAVORO
  • POLITICA
  • AMBIENTE
  • INTERVISTE
  • POLITICA
  • CAST
  • CONTATTI
  • INFORMAZIONI
  • RADIO
TORNA ALL'INIZIO

Business24™ - testata giornalistica del Gruppo Editoriale World Vision s.r.l.
Direttore responsabile ad interm Giulia Guidi
Direttore responsabile Maria Lucia Panucci

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
logo_mm
Privacy Policy Cookie Policy Cmp Copyright © 2024. All Rights Reserved. Business24™
registrata presso il Tribunale di Genova
iscr. n° 10/2020 del 23/06/2020
World Vision s.r.l. P.I. 02848430993