Il tasso d’inflazione annuo in Italia è salito all’1,3% a luglio, rispetto all’aumento dello 0,8% del mese precedente e al di sopra delle aspettative del mercato dell’1,2%, secondo una stima preliminare rilasciata da Istat oggi.
«Estate rovente per gli italiani! Riprende a salire l’inflazione, dopo una finta quiete che durava da aprile, quando si era fermata a +0,8% – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. – Ferie incandescenti sul fronte dei prezzi. Prosegue, infatti, la stangata vacanze! Il record di aumento per le divisioni di spesa spetta, infatti, ancora una volta ai Servizi ricettivi e di ristorazione che rincarano del 4,3% su base annua. Significa che una coppia con due figli spenderà 106 euro in più su base annua per fronteggiare i rincari di alberghi e ristoranti, una coppia con 1 figlio pagherà 95 euro in più. Insomma, una speculazione bella e buona sulla voglia di svago degli italiani dopo un anno di lavoro. Per una coppia con due figli, l’inflazione tendenziale pari all’1,3% significa, nonostante il risparmio sulla voce Abitazione ed elettricità pari a 106 euro, un aumento del costo della vita complessivamente pari a 280 euro su base annua, di cui 88 euro solo per far fronte ai rincari dell’1,1% dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche. Per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 247 euro, ben 80 euro in più per mangiare e bere».
L’inflazione è stata sostenuta anche dall’aumento dei prezzi dei tabacchi con il 4,1% dal 3,4%, e dei servizi ricreativi, culturali e di cura della persona con un rialzo del 4,4% dal precdente 4,0%. Al contrario, i prezzi dei beni non durevoli hanno rallentato crescendo dell’1,0% dal precedente 1,3%. I prodotti alimentari trasformati hanno rallentato la crescita all’1,8% dal 2,0%, mentre il costo dei prodotti alimentari non trasformati è diminuito per lo 0,3% dal più 0,3% precedente.
Su base mensile i prezzi al consumo italiani sono aumentati dello 0,5%, rispetto all’aumento dello 0,1% di giugno, mentre le stime prevedevano un aumento dello 0,3%.
L’inflazione nell’area dell’euro si è attestata al 2,6% in luglio, in aumento rispetto al 2,5% di giugno. Lo rende noto Eurostat nella sua stima flash. Guardando alle principali componenti spiccano i servizi (rincaro 4,0%, rispetto al 4,1% di giugno), gli alimentari (2,3%, rispetto al 2,4%), energia (1,3%, rispetto allo 0,2%) e beni industriali non energetici (0,8%, rispetto allo 0,7%).