L’inflazione a 12 mesi del Portogallo è rallentata al 2,5% nel mese di luglio dal 2,8% del mese precedente, secondo i dati flash dell’Istituto Nazionale di Statistica (INE) diffusi oggi.
Su base mensile, i prezzi al consumo complessivi sono scesi dello 0,6% dopo aver registrato una variazione nulla a giugno.
L’inflazione core, che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia ed è considerata un indicatore migliore della tendenza di fondo, si è attestata al 2,4% su base annua, invariata rispetto a giugno.
Il Portogallo è tra le 50 maggiori economie del mondo e fino al 2020 ha avuto una prospettiva di crescita positiva. Lo choc economico dovuto alla crisi causata dalla pandemia ha imposto una brusca frenata a questa tendenza, provocando una flessione accentuata. I suoi punti di forza sono: la produzione di sughero ( ricavato dalle querce da sughero) di cui il Portogallo può vantare il primato mondiale, la pesca (merluzzi, tonni e pesce azzurro) che alimenta l’industria conserviera e i famosissimi vini Madeira e Porto. Grande importanza hanno la coltivazione dell’oliva e della vite, da cui si ricavano celebri vini, tra i quali il Porto. In Portogallo si trovano allevamenti di ovini, bovini, suini e pollame.