«In tema di concessioni balneari c’è un confronto sul parere motivato della commissione europea che va avanti, con le sue complessità».
Così il ministro per gli Affari europei, il Sud, la Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto rispondendo a una domanda sull’annunciata protesta dei balneari per venerdì in conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri.
Intanto in mattinata il Presidente di Confartigianato, Marco Granelli, ha inviato al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, una lettera in cui esprime apprezzamento per l’impegno del Governo nel dialogo con le istituzioni europee sul tema delle concessioni balneari. Impegno – scrive Granelli – volto a difendere la specificità italiana caratterizzata da un vivace tessuto imprenditoriale radicato nei territori.
Il Presidente di Confartigianato ribadisce la fiducia nell’azione dell’Esecutivo e conferma la disponibilità a privilegiare dialogo e proposte rispetto a espressioni di protesta che non contribuiscono alla risoluzione dei problemi delle imprese e penalizzano gli utenti.
Granelli ha evidenziato al Premer il profondo disorientamento che attualmente investe la categoria degli imprenditori balneari, causato dalle ripetute e spesso contrastanti pronunce degli organi giurisdizionali nazionali ed europei, oltre alle iniziative disomogenee intraprese dai comuni costieri.
In un contesto di crescente incertezza riguardo alla regolamentazione delle concessioni demaniali marittime e alla loro futura assegnazione, Granelli, anche a nome del Presidente di Confartigianato Imprese Demaniali Mauro Vanni, dichiara la disponibilità a mantenere aperto un confronto costruttivo con il Governo.
L’obiettivo è comprendere gli orientamenti dell’Esecutivo e lavorare insieme per fornire risposte tempestive e chiare alle oltre 30 mila imprese del settore, garantendo così stabilità e tutela a un settore che rappresenta una parte fondamentale dell’economia italiana.
«Abbiamo coinvolto – sottolinea il Presidente di Confartigianato Imprese Demaniali Mauro Vanni – anche la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che si è resa disponibile ad un confronto per individuare criteri univoci attraverso i quali rendere possibile il rinnovo della concessioni balneari».
Dopo la risposta dell’Italia a gennaio sull’ultimatum Ue per l’applicazione della direttiva Bolkestein, la Commissione europea è in stretto contatto con le autorità italiane per discutere possibili soluzioni sulle concessioni balneari.
Lo riferisce un portavoce dell’esecutivo Ue, ricordando che: «nel quadro della procedura d’infrazioneavviata nei confronti dell’Italia il parere motivato spedito a Roma a novembre è l’ultimo passaggio prima di un possibile deferimento alla Corte di giustizia Ue».
A valle delle interlocuzioni con la Commissione europea, secondo quanto si apprende da fonti di governo, in una delle prossime riunioni del Consiglio dei ministri verrà esaminato e approvato il provvedimento di riordino delle concessioni demaniali ad uso turistico-ricreativo, al fine di stabilire un quadro giuridico certo per gli operatori e per le amministrazioni locali.
«Il tempo delle promesse e delle chiacchiere è finito. Ora prendiamo noi in mano la situazione e portiamo i balneari verso un approdo sicuro. Facciamo da soli per salvare i nostri imprenditori e le nostre spiagge». Così l’assessore regionale al turismo dell’Emilia-Romagna Andrea Corsini, che ha convocato i Comuni costieri per le linee guida sui bandi.
«Ci baseremo sul decreto Draghi – ha annunciato la Regione – per risolvere una questione che riguarda oltre 1.500 imprese, parliamo di intere famiglie. E dobbiamo farlo noi, visto che questo governo non solo non ha fatto nulla, ma ha peggiorato la posizione dell’Italia in Europa».