Il riscaldamento globale porta ad un esacerbarsi dei fenomeni metereologici e soprattutto ad un generale aumento delle temperature. Da qui la necessità di dotarsi, giocoforza, di strumenti per alleviare l’afa. Infatti il problema non è solo il calore ma anche e soprattutto l’umidità che aumenta la sensazione del calore percepito. Strumento preferito, il condizionatore che, però, rischia di far aumentare la bolletta. Infatti a decidere i consumi sono diversi fattori. Il primo senza dubbio è il modello che, implicitamente, comprende anche la classe energetica.
Infatti quelli più moderni dovrebbero presentare una classe energetica A+++ che permette l’ottimizzazione delle risorse e, in ultima analisi, anche un risparmio sui consumi. A questo si aggiunga anche la tecnologia usata. Ad esempio gli inverter consumano meno considerano la temperatura dell’ambiente e si comportano di conseguenza evitando sprechi.
Ci sono, poi, anche altri fattori come alcuni trucchetti per avere una resa efficace (esempio scegliere l’opzione deumidificatore oppure pulire periodicamente i filtri) ed altri per così dire “esogeni” come, ad esempio, l’esposizione dell’abitazione (per ovvi motivi) o anche l’uso stesso dell’elettrodomestico: per quanto possa essere moderno, nel caso si decida di utilizzarlo h24 le conseguenze in bolletta saranno evidenti.