Buone notizie per Pechino, infatti secondo quanto dichiarato dalla banca centrale cinese, i rischi finanziari della Cina sono diminuiti, compresi quelli derivanti dal debito degli enti locali a loro volta strettamente legati al settore immobiliare. In un’intervista il governatore Pan Gongsheng, ha inoltre confermato la collaborazione della banca centrale con il Ministero delle Finanze per il raggiungimento dei target previsti per il 2024 sulla crescita.
“Il sistema finanziario cinese nel suo complesso è solido. Il livello di rischio complessivo è diminuito in modo significativo”, ha affermato Pan aggiungendo che “il numero e i livelli di debito delle piattaforme di finanziamento degli enti locali stanno diminuendo” e che il costo del loro debito è “diminuito in modo significativo”.
Il problema nasce da una generale mancanza di supervisione normativa che ha spesso comportato un finanziamento indiscriminato di progetti infrastrutturali spesso affidato alle cosiddette banche ombra, con un ritorno finanziario limitato.
A esacerbare le sfide del debito è il rallentamento della crescita della Cina. L’economia è cresciuta del 5% nella prima metà dell’anno, aumentando le preoccupazioni tra gli analisti sul fatto che il paese non sarebbe in grado di raggiungere il suo obiettivo di circa il 5% di crescita per l’intero anno senza ulteriori stimoli.