La Cina definisce ingiuste le tariffe UE sui veicoli elettrici e afferma che adotterà le misure necessarie per difendere la sua industria. La conferma è arrivata da un portavoce del Ministero del Commercio dopo le ultime decisioni dell’Unione che hanno di fatto tagliato i dazi, tra cui prodotti di BYD, SAIC e Geely, senza, però, cancellarli.
Queste tariffe si aggiungono ai dazi UE già in vigore del 10% sui veicoli elettrici a batteria importati alla Cina. La stessa Ue ha deciso di applicare a Tesla una serie di dazi al 9% invece del 20,8% precedentemente elaborato. Le preoccupazioni dell’Unione nascono dal fatto che i generosi sussidi all’industria cinese dei veicoli elettrici potrebbero falsare la concorrenza in Europa.
Per questo motivo Pechino ha affermato che adotterà tutte le misure necessarie per difendere le sue aziende cinesi di veicoli elettrici. Nel frattempo il l Ministero del Commercio cinese ha fornito alle autorità europee “decine di migliaia di pagine di documenti legali e materiali di prova attraverso vari mezzi, come l’invio di questionari, commenti scritti e dichiarazioni di udienza”.
Prima possibile ritorsione di Pechino, in arrivo in queste ore, l’indagine antisussidi sui prodotti caseari in arrivo dall’Europa.