Un taglio dei tassi a settembre potrebbe essere “appropriato”. Questa in sintesi la decisione della Federal Reserve che si legge nelle minute dell’ultima riunione pubblicate ieri sera (ora italiana).
Una decisione che è stata presa da una “larga maggioranza” dei membri del board convinta che i rischi presenti su settore lavoro e costo della vita si stiamo man mano ribilanciando.
“Nel discutere le prospettive della politica monetaria – si legge nel testo- i partecipanti hanno notato che la crescita dell’attività economica è stata solida, che si sono verificati ulteriori progressi sull’inflazione e che le condizioni nel mercato del lavoro si sono allentate”, per questo motivo “la stragrande maggioranza ha osservato che, se i dati continueranno ad arrivare come previsto, sarebbe probabilmente opportuno allentare la politica monetaria nel prossimo incontro”.
Resta comunque centrale il ruolo dei dati macro che di volta in volta verranno pubblicati dal momento che “le decisioni di politica monetaria sono condizionate dall’evoluzione dell’economia piuttosto che seguire un percorso prestabilito”.
“I membri (della Fed) hanno convenuto che, nel valutare l’orientamento appropriato della politica monetaria, continueranno a monitorare le implicazioni delle informazioni in arrivo sulle prospettive economiche” e si dicono “pronti ad adeguare opportunamente l’orientamento della politica monetaria qualora emergessero rischi che potrebbero impedire il raggiungimento degli obiettivi” e per questo “terranno conto di un’ampia gamma di informazioni, comprese le letture sulle condizioni del mercato del lavoro, sulle pressioni inflazionistiche e sulle aspettative di inflazione, nonché sugli sviluppi finanziari e internazionali”.
“Il Comitato ritiene che i rischi per il raggiungimento dei suoi obiettivi di occupazione e inflazione continuino a spostarsi verso un migliore equilibrio” e che la Fed “è attenta ai rischi” per entrambi gli obiettivi del suo duplice mandato.