Il presidente della Fed Powell nell’atteso discorso di Jackson Hole indica tagli ai tassi di interesse in vista: ”È giunto il momento di adeguare la politica”. Le sue parole, di fatto, gettano le basi per i tagli ai tassi di interesse che in molti vedono già a settembre sebbene il numero uno della Fed non abbia rilasciato dichiarazioni sulle tempistiche. “La direzione di marcia è chiara e i tempi e il ritmo dei tagli dei tassi dipenderanno dai dati in arrivo, dalle prospettive in evoluzione e dall’equilibrio dei rischi”.
Oltre a valutare la situazione attuale, Powell ha illustrato le cause dell’impennata dell’inflazione che ha portato a una serie aggressiva di 13 aumenti dei tassi da marzo 2022 a luglio 2023.
Ha tuttavia notato i progressi sull’inflazione e ha affermato che la Fed può ora concentrare la propria attenzione anche nel garantire che l’economia rimanga vicina alla piena occupazione.
“L’inflazione è diminuita in modo significativo. Il mercato del lavoro non è più surriscaldato e le condizioni sono ora meno rigide di quelle prevalenti prima della pandemia”, ha affermato Powell. “I vincoli di offerta si sono normalizzati. E l’equilibrio dei rischi per i nostri due mandati è cambiato”.
Attualmente il livello di inflazione si aggira intorno al 2,5% , in calo rispetto al 3,2% di un anno fa e ben lontano dal picco sopra il 7% di giugno 2022.
Allo stesso tempo, il tasso di disoccupazione è salito lentamente ma costantemente, con l’ultimo dato che parla del 4,3%.