A chiusura della convention democratica a Chicago, Kamala Harris ha accettato la nomination alla presidenza. Con lei, come candidato futuro vicepresidente, Tim Waltz.
Una kermesse, quella di Chicago, che ha visto sul palco oltre ai coniugi Biden anche gli ex presidenti Clinton e Obama, in una serie di appuntamenti che potrebbero rafforzare il vantaggio di Kamala Harris su Donald Trump. Si tratta di un vantaggio che potrebbe rivelarsi decisivo perchè in stati che nel passato hanno determinato il risultato finale: Arizona, Georgia, Nevada e North Carolina. I quattro Stati della cosiddetta Sun Belt, la cintura meridionale del sole, finora votatisi a Trump.
La Harris, nel suo discorso di accettazione, ha dichiarato “Abbiamo l’opportunità di tracciare una nuova via da seguire, non come membri di un partito o una fazione, ma come americani. So che ci sono persone di varie opinioni politiche che ci guardano. E voglio che sappiate: prometto di essere un presidente per tutti gli americani”, ha detto Harris.
“Sarò un presidente che ci unisce attorno alle nostre più alte aspirazioni. Un presidente che guida e ascolta. Che è realistico, pratico, e di buon senso. E che lotta sempre per il popolo americano. Dal tribunale alla Casa Bianca, questo è stato il lavoro della mia vita”, ha affermato la vicepresidente, rivolgendo poi un pensiero al marito: “Ti ringrazio Doug e buon anniversario. Ti amo”, ha detto Harris, che proprio oggi festeggia i 10 anni di matrimonio.
Tra le sue dichiarazioni” “Questa elezione tra le più importanti della storia” “Queste elezioni non solo sono le più importanti della nostra vita, ma tra le più importanti nella vita della nostra nazione. L’elezione di Trump avrebbe consegue gravi”, “abbiamo l’occasione preziosa di superare il cinismo, il rancore e le divisive battaglie del passato. Abbiamo la chance di tracciare una nuova strada da seguire. Non come membri di un partito o di una fazione ma come americani”.
“Non mi alleerò mai coi dittatori come fa lui” “E’ una persona non seria ma le conseguenze di riaverlo alla Casa Bianca sono estremamente serie. Considerate il potere che avrà, soprattutto dopo che la Corte Suprema gli ha concesso l’immunità”