Partono in calo oggi le Borse europee mentre Londra è chiusa per festività. Il Dax segna -0,33%, Cac40 +0,09% e Ftse Mib -0,02% a 33.644 punti. Sono invece piatti i futures statunitensi dopo che venerdì scorso a Jackson Hole, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha proclamato la vittoria nella lotta contro l’inflazione e ha annunciato che i tagli ai tassi di interesse sono praticamente inevitabili.
Sul mercato valutario la prospettiva del primo taglio dei tassi Fed dopo oltre quattro anni continua a deprimere il dollaro: l’euro si mantiene vicino ai massimi da oltre un anno a 1,1183 dollari da 1,1186 venerdì in chiusura. Forte lo yen, che incrocia l’euro a 160,96 (da 162,09) e il dollaro a 143,89 (da 144,84). Sale il petrolio dopo i lanci di missili tra Israele e Hezbollah: il future ottobre sul Wti guadagna lo 0,69% a 75,35 dollari al barile e l’analoga consegna sul Brent lo 0,72% a 79,59 dollari. In aumento dell’1% il prezzo del gas naturale ad Amsterdam a 37,3 euro al megawattora.
A livello macro c’è attesa alle 10 per l’indice Ifo, l’indicatore della fiducia delle imprese in Germania, ad agosto. Prima, alle 9, sono in uscita i prezzi alla produzione in Spagna, mentre nel pomeriggio alle 14.30 sono in uscita gli ordini di beni durevoli dagli Usa e alle 16.30 l’indice Fed Dallas.
In vista dell’appuntamento con i vertici di Fed e Bce in settembre, gli investitori attendono in settimana la pubblicazione dei nuovi dati relativi all’inflazione su entrambe le sponde dell’Atlantico. Mercoledì sarà poi sotto i riflettori la trimestrale di Nvidia.