Gli investitori sono ansiosi di vedere i guadagni del principale beneficiario dell’intelligenza artificiale Nvidia, in uscita stasera a mercati americani chiusi. La società è diventata un indicatore chiave per valutare la salute del commercio di intelligenza artificiale.
A seguire il commento di Gabriel Debach, market analyst di eToro. «Tutta l’attenzione del mercato oggi è rivolta a Nvidia, che svelerà i suoi numeri trimestrali a mercati chiusi. L’azienda, che alterna la sua posizione tra le prime tre società statunitensi più preziose, è diventata il volto del boom dell’intelligenza artificiale. Gli investitori usano le sue trimestrali come una cartina di tornasole per valutare lo stato degli investimenti in AI. Con quattro trimestri consecutivi di crescita annua a tripla cifra, non sorprende che ci sia una certa ansia in vista dei risultati».
Dall’introduzione di ChatGPT nel novembre 2022, l’entusiasmo per l’intelligenza artificiale ha travolto Wall Street. «Tutti vogliono essere in prima fila in questa rivoluzione tecnologica, spingendo gli investimenti a livelli vertiginosi – continua Debach. – Come nella corsa all’oro del passato, però, i veri vincitori non sono stati i cercatori d’oro, i venditori di pale. In questo contesto, Nvidia ha brillato, con i suoi chip diventati essenziali per alimentare le applicazioni avanzate di AI. I numeri parlano da soli: dalla presentazione di ChatGPT, la capitalizzazione di mercato di Nvidia è aumentata di oltre 2.700 miliardi di dollari, con un impressionante incremento del valore delle azioni di circa il 700%. In confronto, lo S&P 500 è cresciuto “solo” del 45%. Solo nell’ultimo anno, Nvidia ha visto un aumento del 174%, contribuendo per circa il 20% all’intero incremento dello S&P 500. Oggi, l’attesa per i suoi risultati è palpabile: si stima che un singolo annuncio di Nvidia possa far oscillare l’indice dell’1,3%, un impatto paragonabile a quello di una riunione della Federal Reserve. Questo non solo per il suo peso nell’indice, seconda solo ad Apple, ma anche per il ruolo di termometro che gioca nella domanda di prodotti legati all’AI. Il settore dei semiconduttori, infatti, rappresenta il primo per peso nello S&P 500, con una quota dell’11%, mentre il comparto allargato della tecnologia e delle comunicazioni copre il 40% dell’indice».