Prima intervista tv per la vicepresidente americana Kamala Harris come candidata democratica alla presidenza degli Stati Uniti. Lei ed il suo compagno di corsa, Tim Walz, hanno parlato ai microfoni della Cnn. L’unica novità degna di nota è la volontà, se eletta, di nominare un repubblicano nella sua amministrazione, come peraltro fece poi anche Barack Obama con Robert Gates alla difesa. «Ho trascorso la mia carriera invitando alla diversità di opinioni. Penso che sia importante avere persone al tavolo che hanno opinioni ed esperienze diverse quando vengono prese alcune delle decisioni più importanti. E penso che sarebbe un vantaggio per il pubblico americano avere un membro del mio gabinetto repubblicano», ha detto.
Il “solito, vecchio copione”: con queste parole la Harris ha liquidato le recenti affermazioni dell’ex presidente Donald Trump, il quale ha detto che la candidata democratica alla Casa Bianca avrebbe “cambiato la sua identità di razza” nel corso del tempo, presentandosi prima come indiana e poi come afroamericana.
Harris ha sottolineato come la sua massima priorità dopo l’insediamento sia quello di “sostenere e rafforzare la classe media” attraverso politiche tra cui l’aumento del credito d’imposta per i figli, la riduzione dei prezzi esorbitanti sui beni di uso quotidiano e l’aumento dell’accesso a un alloggio a prezzi accessibili.
La candidata democratica ha anche elogiato il lavoro dell’amministrazione Biden per rilanciare l’economia dopo la pandemia, sottolineando i costi dell’insulina limitati, l’attuale tasso di inflazione inferiore al 3% e l’aumento dei posti di lavoro nel settore manifatturiero statunitense. Ma ha ammesso: «c’è ancora molto da fare, ma è un buon lavoro».
Sul fronte della politica estera, nessuna domanda sull’Ucraina, mentre sul Medio Oriente Harris ha ripetuto che “si deve ottenere un accordo per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi“, rivendicando il diritto di Israele a difendersi e rilanciando la soluzione dei due Stati. Sulla fornitura delle armi Usa all’alleato non ci sara’ alcun cambiamento, ha precisato. Quindi nessun embargo.
Secondo un sondaggio di Bloomberg/Morning Consult in Arizona Harris e Trump sono testa a testa, mentre Harris è in vantaggio di due punti in Georgia, di tre in Michigan, di quattro in Nevada, di due in North Carolina, di quattro in Pennsylvania e di otto in Wisconsin.