Quest’anno il Ministero delle Finanze brasiliano presenterà al Congresso delle proposte per tassare le grandi aziende tecnologiche e implementare un’imposta minima globale del 15% sulle multinazionali, per garantire il raggiungimento dell’obiettivo fiscale del 2025 in caso di calo delle entrate.
Intervenendo in una conferenza stampa, il segretario esecutivo del ministero, Dario Durigan, ha affermato che il piano è in linea con le discussioni sulla cooperazione fiscale globale che il Brasile ha affrontato in qualità di presidente del forum del G20 delle maggiori economie mondiali.
«Ci vorrà del tempo per implementarle, date le difficoltà nell’ottenere le approvazioni da vari Paesi, ma l’idea è di mettere a frutto le lezioni apprese», ha affermato in merito alle discussioni fiscali.
In una presentazione del disegno di legge di bilancio per il 2025, inviato al Congresso venerdì, che prevede un surplus primario di 3,7 miliardi di reais per l’anno prossimo, il Ministero delle Finanze ha stimato un potenziale gettito di 17,9 miliardi di reais dall’aumento di alcune imposte sul reddito.
In un disegno di legge separato presentato venerdì ai legislatori, il governo ha proposto modifiche all’imposta sui contributi sociali sul reddito delle società (CSLL) e agli interessi sui pagamenti di azioni (JCP).
Secondo Durigan, il governo conta su queste entrate per il prossimo anno, come parte di un pacchetto dal valore di 46,7 miliardi di reais che include anche la fine o la dovuta compensazione delle esenzioni fiscali sulle buste paga per le aziende di alcuni settori e per i comuni più piccoli, un controverso vantaggio fiscale che il governo ha già tentato di eliminare, senza successo.
Un disegno di legge approvato dal Senato, ma in attesa del via libera della Camera dei rappresentanti, mantiene i benefici fiscali ma apporta la dovuta compensazione fiscale solo al 2024, ha affermato During, sottolineando che la Corte Suprema Federale aveva già affermato che, senza questo equilibrio, queste esenzioni fiscali non potevano essere concesse.
Il ministero ha stimato di raccogliere 58,5 miliardi di reais dalle negoziazioni fiscali l’anno prossimo, inclusi 30 miliardi di reais da un nuovo programma di risoluzione delle controversie per i grandi contribuenti che sarà lanciato nel 2025 a seguito di un accordo stipulato quest’anno con il gigante petrolifero statale Petrobras.
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