Evergrande Property Services Group ha registrato un utile attribuibile ai proprietari di 500,5 milioni di yuan per i sei mesi conclusi il 30 giugno, inferiore ai 781,3 milioni di yuan registrati per il periodo corrispondente dell’anno scorso, come si legge in un documento depositato presso la Borsa di Hong Kong.
L’utile per azione attribuibile ai proprietari si è attestato a 0,05 yuan per il periodo in esame, rispetto agli 0,07 yuan registrati per il periodo dell’anno precedente.
Salgono invece i ricavi. Il fatturato del gestore immobiliare per il primo semestre di quest’anno è stato di 6,22 miliardi di yuan, l’1,2% in più rispetto ai 6,15 miliardi di yuan registrati un anno fa.
Evergrande è andata in default sul suo debito offshore alla fine del 2021 ed è diventata il simbolo di una crisi del debito che da allora ha travolto il settore immobiliare cinese.
Il settore immobiliare cinese rappresenta circa un quarto dell’attività della seconda economia mondiale. I suoi problemi hanno scosso i mercati globali e hanno spinto Pechino a adottare una serie di misure per rassicurare investitori e proprietari di case.