I valori di mercato delle principali aziende tecnologiche sono diminuiti ad agosto a causa delle preoccupazioni relative all’aumento dei costi delle infrastrutture di intelligenza artificiale e ai crescenti rischi di recessione, che renderebbero i titoli azionari particolarmente vulnerabili durante una correzione del mercato.
Alphabet, lo scorso mese ha perso il 4,7% del suo valore di mercato poiché un rallentamento nelle vendite pubblicitarie di YouTube ha alimentato le preoccupazioni sui suoi guadagni. La sentenza di un giudice statunitense secondo cui Google aveva violato le leggi antitrust e l’emergere di una nuova concorrenza da parte di OpenAI, che sta sviluppando un prototipo di motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale, hanno anche contribuito al declino delle sue azioni.
Anche per Amazon il valore di mercato è sceso del 4,5%, a causa del rallentamento delle vendite online.
Tesla, la capitalizzazione di mercato è scesa del 7,7% il mese scorso dopo i deboli utili del secondo trimestre e in seguito alla notizia che il Canada ha pianificato un nuovo dazio del 100% sui veicoli elettrici di fabbricazione cinese.
La casa automobilistica più importante al mondo ha iniziato a spedire in Canada i veicoli elettrici prodotti a Shanghai lo scorso anno e i piani di Ottawa hanno sollevato preoccupazioni circa il potenziale impatto sui profitti derivante dall’esportazione dalla sua base produttiva statunitense, più costosa.
Nel frattempo, Nvidia il valore di mercato è sceso nell’ultima settimana di agosto del 7,7% a 2,92 trilioni di dollari, dopo aver previsto margini lordi per il terzo trimestre inferiori alle stime di mercato e aver riportato ricavi che hanno soddisfatto solo le aspettative, deludendo gli investitori che si aspettavano una performance più solida.
Nvidia, che detiene oltre l’80% del mercato dei chip per l’intelligenza artificiale, si trova in una posizione unica, in quanto principale facilitatore e beneficiario dello sviluppo crescente dell’intelligenza artificiale.
Una nota positiva c’è per la casa farmaceutica statunitense Eli Lilly il cui valore di mercato è aumentato di quasi il 20%, trainato dai maggiori guadagni del mercato, trainato dalle solide vendite e dal lancio di un farmaco per la perdita di peso che riduce significativamente il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 negli adulti sovrappeso.
Berkshire Hathaway ha chiuso con un valore di mercato per la prima volta sopra i mille miliardi di dollari alla fine di agosto, riflettendo la fiducia degli investitori nel conglomerato che Warren Buffett ha costruito nel corso di quasi sei decenni, trasformandolo in quello che molti considerano un indicatore dell’economia statunitense.
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