A luglio i prezzi alla produzione sono aumentati dello 0,8% sia nell’area dell’euro che nell’Ue, dopo la crescita dello 0,6% segnata a giugno. Lo rileva Eurostat.
In calo o stabili tutte le componenti dei prezzo, salvo l’energia che segna +2,8% nell’Eurozona e +2,5% a livello Ue.
A livello territoriale i maggiori aumenti sonos stati osservati in Bulgaria (+3,6%), Grecia (+2,9%) e Romania (+2,7%), le flessioni più marcate in Svezia (-0,9%), Finlandia (-0,7%) e Austria (-0,2%).
Ricordiamo che i prezzi alla produzione si riferiscono alle transazioni tra imprese, in particolare fra l’azienda venditrice con stabilimenti di produzione localizzati in Italia e quella acquirente che opera sul territorio nazionale oppure all’estero. Tale indice misura le variazioni nel tempo dei prezzi che si formano nel primo stadio di commercializzazione. Come l’indice dei prezzi al consumo, è uno dei principali indicatori di inflazione.