L’attività del settore privato del Kenya ha registrato una ripresa nel mese di agosto, passando in espansione. L’indice dei responsabili degli acquisti di Stanbic Bank Kenya è salito a 50,6 punti il mese scorso rispetto al 43,1 del mese precedente. Il dato è di poco superiore alla soglia critica dei 50 punti.
«La produzione è aumentata in tre dei cinque grandi settori coperti dall’indagine, con una nuova crescita nei servizi, nel commercio all’ingrosso e al dettaglio e nell’edilizia. Per contro, si è registrato un calo dell’attività nei settori manifatturiero e agricolo», ha dichiarato Stanbic Bank Kenya.
Il Kenya è la principale economia dell’East Africa e uno dei più importanti mercati dell’Africa Sub-Sahariana. Da quasi 10 anni l’economia del Paese registra costanti tassi di crescita che oscillano tra il 4 e il 6%, fatta salva la parentesi del COVID. Il Kenya ha dato prova di grande “resilienza” durante la pandemia, con un importante rimbalzo al 7,5% per cento nel 2021, rispetto al – 0,2% del 2020. A guidare la ripresa è stato il settore dei servizi, che di per sé rappresenta oltre il 50% del PIL. La spina dorsale dell’economia keniana resta il settore agricolo. Il 65% dell’export del Kenya deriva infatti da tale settore, che alterna livelli produttivi elevati all’interno di alcune grandi aziende e piantagioni ma che, per tanta parte, appare ancora improntato alla sussistenza familiare o della comunità, dove si registrano scarsi livelli di tecnologia, bassa produttività e totale dipendenza dalle piogge.