La banca centrale egiziana, come previsto, ha lasciato i tassi di interesse overnight fermi giovedì, affermando che le pressioni inflazionistiche si sono attenuate ma che la crescita economica si è ammorbidita.
Il tasso di prestito è rimasto al 28,25%, mentre il tasso di deposito è rimasto al 27,25%, ha dichiarato la banca in un comunicato.
E’ stata la terza volta che ha lasciato i tassi invariati dopo un aumento di 600 punti base (bps) il 6 marzo, quando ha firmato un accordo di sostegno finanziario da 8 miliardi di dollari con il Fondo Monetario Internazionale.
Tutti i 15 analisti intervistati da Reuters questa settimana, tranne uno, avevano previsto che i tassi sarebbero rimasti fermi, mentre un solo analista aveva previsto un taglio di 100 punti base.
«Con la graduale attenuazione degli shock precedenti, le pressioni inflazionistiche hanno continuato a diminuire, dato che l’inflazione annua headline e core è scesa per il quinto mese consecutivo», ha scritto il Comitato di politica monetaria (MPC) della banca centrale in una dichiarazione che accompagna la decisione.
L’economia egiziana, già traballante, è stata colpita successivamente dal coronavirus, dall’invasione della Russia in Ucraina e dalla guerra a Gaza.
L’inflazione è scesa al 25,7% a luglio, la prima volta che il tasso di interesse reale è stato positivo dal gennaio 2022. L’inflazione è scesa gradualmente da un picco storico del 38% a settembre. I dati sull’inflazione di agosto sono attesi per martedì.
«A livello nazionale, la crescita del PIL reale si è attenuata al 2,2% nel 1° trimestre 2024 rispetto al 2,3% del 4° trimestre 2023», ha dichiarato l’MPC.
«L’indebolimento è dovuto al calo del contributo pubblico all’attività economica a causa dell’impatto dell’interruzione del commercio marittimo del Mar Rosso sul settore dei servizi».