E’ tempo di ridurre i tassi di interesse e di mettere da parte la politica monetaria restrittiva. Questo in sintesi il pensiero del Presidente della Fed di New York John Williams nelle osservazioni preparate oggi al Council on Foreign Relations. «Con l’economia ora in (equilibrio) e l’inflazione su un percorso verso il 2%, è ora appropriato ridurre il grado di restrittività nell’orientamento della politica, riducendo l’intervallo obiettivo per il tasso dei fondi federali», ha spiegato.
Il suo commento arriva poco dopo che sono stati diffusi i tanto attesi dati sul mercato del lavoro, in calo rispetto a luglio e alle attese. Dati che spingerebbero la Fed verso un abbassamento dei tassi appunto.
«Guardando al futuro, con l’inflazione che si muove verso l’obiettivo e l’economia in equilibrio, l’orientamento della politica monetaria può essere spostato verso un’impostazione più neutrale nel tempo, a seconda dell’evoluzione dei dati, delle prospettive e dei rischi per il raggiungimento dei nostri obiettivi», ha aggiunto Williams.
La Banca centrale americana ha aumentato rapidamente i costi di prestito nel 2022 e nel 2023 e ha mantenuto il tasso di riferimento nell’intervallo 5,25%-5,50% per più di un anno per ridurre l’inflazione. Ora vedremo cosa accadrà nella riunione del 17-18 settembre.