Risultano in calo i prestiti alle famiglie e alle imprese in Italia. I primi si sono ridotti a luglio dello 0,6% sui dodici mesi (-1,0 nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie sono calati del 3,9 per cento (-3,4 nel mese precedente). E’ quanto risulta da un report di Bankitalia.
In generale i prestiti al settore privato sono diminuiti dell’1,6% sui dodici mesi (come nel mese precedente). I depositi del settore privato sono aumentati dell’1,1 per cento (2,9 per cento in giugno); la raccolta obbligazionaria è aumentata del 13,3 per cento (14,8 in giugno).
Sempre a luglio i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) si sono collocati al 3,94%, dal 4,02% di giugno.
«Bene, prosegue la discesa dei tassi iniziata a dicembre. Si tratta dell’ottavo calo consecutivo. Il mercato gioca in anticipo rispetto alla prossima probabile imminente riduzione dei tassi da parte della Bce – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. – Considerando l’importo e la durata media di un mutuo, il calo dei tassi di oggi significa che la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, scende, rispetto al picco di novembre 2023, di 72,50 euro al mese, pari a un risparmio su base annua di 870 euro».