Jamie Dimon, CEO DI JPMorgan Chase, non esclude che l’economia USA possa essere vittima della stagflazione, da lui definita “il risultato peggiore”.
Le parole di Dimon giungono in un momento in cui gli investitori guardano con preoccupazione ai segnali di rallentamento della crescita dopo il raffreddamento dell’inflazione.
Dimon si è detto preoccupato per fattori come deficit più elevati e una maggiore spesa per le infrastrutture, tutti elementi che aggiungeranno ulteriore pressione ad un’economia ancora stressata dai tassi di interesse particolarmente alti.
Per questo motivo, la stagflazione, ovvero uno scenario economico caratterizzato da recessione e, in contemporanea, da inflazione più alta, non è da escludere.
Il motivo di queste considerazioni è da ricercarsi nel fatto che l’inflazione è quanto mai vicina al target fissato dalla Fed del 2% ma i report su occupazione e produzione hanno rivelato alcuni segnali di indebolimento.
Il leader della banca aveva già messo in guardia da un rallentamento economico. Ad agosto, ha detto che le probabilità di un “atterraggio morbido” erano intorno al 35%-40%, il che implica che una recessione è il risultato più probabile.