Il tasso di disoccupazione destagionalizzato della Corea del Sud è sceso al 2,4% in agosto dal 2,5% in luglio, segnando un minimo storico dall’inizio della serie di dati nel giugno 1999, secondo quanto ha dichiarato oggi Statistics Korea in un comunicato.
Il numero di disoccupati è sceso dell’1,6% rispetto all’anno precedente, passando a 564.000 ad agosto da 573.000, mentre il numero di occupati è salito dello 0,4% a 28,8 milioni nel periodo, da 28,7 milioni dell’anno precedente.
Il rapporto occupazione-popolazione destagionalizzato è stato del 63,2% nel mese, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto ad agosto 2023.
La popolazione economicamente attiva nel mese ha aggiunto lo 0,4% a 29,4 milioni rispetto ad un anno prima, mentre il tasso di partecipazione alla forza lavoro è rimasto invariato al 64,4% ad agosto, secondo i dati.
Basata su un’economia essenzialmente agricola fino alla divisione dalla Corea del Nord nel 1948, negli ultimi decenni la Corea ha conosciuto il fiorire di un vero e proprio miracolo economico, grazie ad un attenta azione di modernizzazione iniziata negli anni ‘60 ed una politica di bassi salari e di scarsa protezione sociale, che consentirono all’industria sudcoreana di farsi strada nei mercati internazionali (basti ricordare la presenza di colossi quali Daewoo e Hyundai nel campo delle autovetture, così come Samsung e LG nel campo dell’elettronica e dei computer).