La mossa su Commerzbank non dovrebbe essere una sorpresa e l’acquisto delle azioni della banca di Francoforte è coerente con la strategia dell’istituto bancario. Lo sottolinea il Ceo di Unicredit, Andrea Orcel in un’intervista a Bloomberg Tv, aggiungendo di avere fiducia nel valore che l’istituto tedesco può ancora creare.
«Pensavamo che le condizioni per procedere su Commerzbank non ci fossero, ma in estate, sentiti i rumor, abbiamo deciso di acquistare titoli sul mercato a prezzi piuttosto attrattivi – afferma il top manager – Quando poi il governo si è deciso a vendere e noi eravamo tra gli investitori che avevano contattato per comprare le azioni, abbiamo fatto un’offerta ed è stata accettata».
Quanto alle prossime mosse sulla partecipazione in Commerzbank, Orcel mostra flessibilità e afferma che «un’acquisizione completa è possibile. Potremmo salire, scendere e combinare», spiega. Siamo molto pazienti.
«Le conversazioni su un’operazione di fusione e acquisizione o su un’ulteriore combinazione con Commerzbank sono in cima alle discussioni in corso sulla partecipazione – dice ancora il Ceo – Dato che ora siamo un investitore, possiamo impegnarci in modo costruttivo per capire se se tutti noi vogliamo creare qualcosa di più del solo valore che può essere creato da Commerzbank stand alone».
Il titolo Unicredit appare ben impostato a Piazza Affari, mostrando un rialzo di oltre 2 punti percentuali. La banca ha annunciato di aver rilevato il 9% di Commerzbank (+2,7% a Francoforte).
A livello comparativo su base settimanale, il trend dell’istituto di credito evidenzia un andamento più marcato rispetto alla trendline del FTSE MIB. Ciò dimostra la maggiore propensione all’acquisto da parte degli investitori verso Unicredit rispetto all’indice.
Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte dalla banca di Piazza Gae Aulenti restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l’andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 37,46 Euro.
Il supporto più immediato è stimato a 36,57. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 36, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.
Il ceo di Unicredit, Andrea Orcel, dopo l’acquisizione del 9% di Commerzbank, sottolinea che «le conversazioni su un’operazione di fusione e acquisizione o su un’ulteriore combinazione” con l’istituto di Francoforte “sono in cima alle discussioni in corso sulla partecipazione».
«Dato che ora siamo un investitore, possiamo impegnarci in modo costruttivo per capire se tutti noi vogliamo creare qualcosa di più del solo valore che può essere creato da Commerzbank standalone», afferma ancora il banchiere in una intervista a Bloomberg Tv.
«Potremmo salire, scendere e combinare – spiega sottolineando – siamo molto pazienti. Pensavamo che le condizioni per procedere” su Commerzbank “non ci fossero, ma in estate, sentiti i rumor, abbiamo deciso – racconta – di acquistare titoli sul mercato a prezzi piuttosto attrattivi. E quando poi il governo si è deciso a vendere e noi eravamo tra gli investitori che avevano contattato per comprare le azioni, abbiamo fatto un’offerta ed è stata accettata», rivela.