La Boeing ha provato in tutti i modi a scongiurare lo sciopero dei lavoratori, il primo dopo 16 anni, ma alla fine non ce l’ha fatta. Oltre 30.000 lavoratori, appartenenti al più grande sindacato dell’azienda, hanno deciso di scioperare oggi dopo che il personale ha respinto un nuovo contratto di lavoro e ha approvato l’astensione con il 96% dei voti. «Si tratta di rispetto, di affrontare il passato e di lottare per il nostro futuro», ha affermato Jon Holden, che ha guidato i negoziati per IAM, il più grande sindacato della Boeing, prima di annunciare il risultato del voto.
L’accordo prevedeva un aumento salariale generale del 25%, un bonus alla firma di 3.000 dollari e l’impegno a costruire il prossimo jet commerciale della Boeing nell’area di Seattle, a condizione che il programma fosse lanciato entro i quattro anni del contratto. Sebbene la dirigenza dell’IAM domenica scorsa avesse raccomandato ai propri membri di accettare il contratto, molti lavoratori avevano reagito con rabbia, sostenendo l’aumento di stipendio del 40% inizialmente richiesto.
E così hanno deciso di incrociare le braccia. Lo sciopero fermerà la produzione della maggior parte degli aerei dell’azienda, tra cui il modello più venduto, il 737 Max. Si tratta di un altro duro colpo per l’azienda che cerca di aumentare la produzione e migliorare la propria reputazione. L’esplosione di un Boeing 737 Max 9 quasi nuovo all’inizio dell’anno ha portato a un ulteriore controllo federale sulle linee di produzione della Boeing che ha bruciato circa 8 miliardi di $ finora quest’anno e ha un debito crescente. La produzione è stata inferiore alle aspettative, mentre l’azienda lavora per eliminare i difetti di fabbricazione e affronta altri problemi di settore come la carenza di forniture e manodopera.
«Torneremo al tavolo il più velocemente possibile», ha detto Holden ai giornalisti, senza dire quanto tempo pensava sarebbe durato lo sciopero o quando sarebbero ripresi i colloqui. «È qualcosa che affrontiamo un giorno alla volta, una settimana alla volta». L’ultimo sciopero dei lavoratori della Boeing, nel 2008, causò la chiusura degli stabilimenti per 52 giorni e un calo dei ricavi stimato in 100 milioni di dollari al giorno.