La Banca centrale russa ha innalzato il tasso di riferimento al 19%, mentre gli analisti si aspettavano che rimanesse al 18%, come a luglio.
Il regolatore ha aumentato il suo tasso di riferimento di 200 punti base al 18% due mesi fa, il livello più alto in oltre due anni, citando il surriscaldamento economico e l’inflazione elevata come ragioni principali.
Cresce intanto l’economia in Russia, nonostante la guerra contro Ucraina e le sanzioni occidentali. Recentemente Putin ha parlato di un +4,6% nel primo semestre.
Secondo l’ultima serie di previsioni macroeconomiche il Governo prevede ora che il prodotto interno lordo aumenterà del 3,9% nel 2024, rispetto al 2,8% della previsione emessa ad aprile.
La nuova cifra suggerisce un rallentamento rispetto al tasso di crescita del 4,6% del primo semestre dell’anno. Gli ultimi dati hanno anche mostrato che la crescita dei prestiti al consumo a luglio è rallentata all’1,4% dal 2,0% di giugno.
Anche l’inflazione della Russia è vista rallentare dall’attuale tasso annuale del 9,1% al 7,3% per l’intero anno.
Tuttavia, la crescita dei prestiti alle imprese, un altro fattore importante alla base dell’inflazione elevata e del surriscaldamento economico, ha accelerato al 2,3% a luglio dall’1,5% a giugno, nonostante gli alti tassi di interesse.