Momento delicato per i lavoratori della Volkswagen. Secondo notizie di stampa, infatti, l’azienda potrebbe puntare a superare i 15mila licenziamenti e, quindi, alla chiusura di vari impianti. Una decisione che arriverebbe ad essere presa senza bisogno di passare dall’approvazione del consiglio di sorveglianza. Secondo quanto riferito da Reuters se la “logica di ridimensionare il marchio VW non è nuova, lo sono il senso di urgenza e la determinazione del management nell’affrontare la capacità in eccesso” sottolineando che dall’azienda è stato fatto intendere che “non c’è un piano B ai tagli”.
In particolare gli analisti di Jefferies, dopo un roadshow con i responsabili di VW in Nord America, parlano della possibile chiusura di due o tre impianti, con un massimo di cinque siti tedeschi.
Il nemico da combattere secondo i vertici della casa automobilistica tedesca sono i produttori asiatici. Sempre secondo le analisi di Jefferies gli oneri oscillerebbero tra i 2,5 e i 3 miliardi di euro ma, considerando costi di separazione e di tutela dei lavoratori, si potrebbe arrivare fino a 4 miliardi.