Diventa più restrittivia la politica monetaria in Brasile. Il Comitato di politica monetaria (Copom) della Banca Centrale ha aumentato il Selic, il tasso di interesse di base dell’economia, di 0,25 punti percentuali, ovvero un quarto di punto al 10,75%.
L’aumento era atteso dal mercato e rappresenta il primo dall’agosto 2022 e il primo da quando è iniziato il terzo mandato del presidente Luiz Inácio Lula da Silva, insediatosi il 1 gennaio dello scorso anno (all’epoca il tasso Selic era del 13,75%).
L’aspettativa è che il tasso abbia avviato un ciclo di rialzo dei tassi di interesse che potrebbe raggiungere l’11,50% annuo nel gennaio del prossimo anno e che poi dovrebbe tornare a diminuire a partire dalla seconda metà del 2025.
Il Copom aveva mantenuto il tasso di interesse al 10,5% annuo nelle riunioni di giugno e luglio.
Il Brasile ha chiuso il 2023 come nona economia del mondo. Lo ha riferito l’agenzia di valutazione del rischio Austin Ratings secondo cui il risultato si deve all’inattesa crescita del prodotto interno lordo (Pil) a +2,9%. E’ un paese ricco di risorse minerarie che alimentano un’importante industria estrattiva. La risorsa principale del settore è il ferro, del quale il paese è il secondo produttore del mondo. Più tradizionale è l’estrazione di minerali preziosi, quali oro, argento e diamanti.