La Banca Centrale Saudita allenta la sua politica monetaria per garantire la stabilità economica nel Paese: ha tagliato il suo tasso di pronti contro termine, o tasso repo, di 50 punti base al 5,5% ed ha abbassato il tasso di accordo di riacquisto inverso, o reverse repo, sempre di 50 punti base al 5%.
La mossa è arrivata subito dopo che la Federal Reserve degli Stati Uniti ha dichiarato il suo primo taglio dei tassi di interesse in diversi anni, nella stessa misura. Il riyal saudita è ancorato al dollaro USA.
L’economia del Regno ha subito una contrazione dello 0,9% nel 2023, in netto contrasto con il 2022, quando è stata l’economia più performante del gruppo G20, grazie alla vincita del prezzo del petrolio, che le ha permesso di raggiungere una crescita dell’8,7% e il suo primo avanzo fiscale in quasi un decennio. Il Pil è diminuito dell’1,8% su base annua nel primo trimestre.
L’Arabia Saudita ha bisogno di centinaia di miliardi per raggiungere gli obiettivi del suo piano di diversificazione dell’economia dal petrolio, noto come Vision 2030.