La Cancelleria vuole analizzare il collocamento, che è stato supervisionato dall’Agenzia finanziaria tedesca.
La decisione di vendere di una quota del 4.5% di Commerzbank, da parte del governo tedesco, è finita sotto indagine dello stesso esecutivo Scholz, che si mostra diviso sulla scelta fatta dal Ministro delle finanze liberal democratico Christian Lindner di cedere un quarto della partecipazione residua nella seconda banca tedesca.
È Bloomberg a rivelare un’indiscrezione sul titolare delle Finanze tedesco che avrebbe difeso la sua scelta, sostenendo «che era il momento giusto per iniziare il processo di uscita dall’istituto di credito tedesco e che non è compito del governo creare campioni nazionali».
Berlino starebbe ora indagando sulla sequenza di eventi che hanno portato alla vendita della partecipazione del 4,5% e del motivo per cui nessuno dei soggetti coinvolti sembrava prevedere la possibilità che un investitore strategico acquistasse l’intera tranche del 4,5%.
Dal canto suo Lindner, che è fortemente favorevole al mercato, ha ribadito la sua convinzione secondo cui «lo Stato non può, non deve e non vuole essere un azionista di una banca privata a lungo termine».