Notizie incoraggianti arrivano dal fronte economico in Australia, visto che risulta in calo l’inflazione. Il dato, misurato dall’indice dei prezzi al consumo, è rallentato a un minimo di tre anni in agosto, grazie agli sconti governativi sull’elettricità e al calo della benzina, mentre l’inflazione di base ha toccato il livello più basso dall’inizio del 2022, segno che i costi si stanno raffreddando.
I dati dell’Australian Bureau of Statistics hanno mostrato che l’indice dei prezzi al consumo è aumentato ad un ritmo annuale del 2,7% ad agosto, in calo rispetto al 3,5% di luglio e in linea con le previsioni del mercato. Su base mensile il CPI è sceso dello 0,2% ad agosto rispetto a luglio.
I prezzi dell’elettricità sono diminuiti di quasi il 15% ad agosto, mentre la benzina è scesa del 3,1%. Su base annua i prezzi dell’elettricità sono crollati del 17,9%, il più grande calo annuo dall’inizio degli anni Ottanta.
Questo grazie alle sovvenzioni per l’elettricità da parte dei governi federale e statale.
Tuttavia, l’inflazione sottostante – che si è attestata al 3,9% nell’ultimo trimestre – è scesa molto poco nell’ultimo anno, motivo per cui i responsabili politici non sono sicuri che l’inflazione si stia muovendo verso la fascia target. Il dato è rallentato al 3,4% annuo, dal 3,8%, lasciandolo al di sopra della fascia target del 2-3% e un ostacolo ai tagli dei tassi di interesse.
La RBA ha mantenuto i tassi fermi da novembre, ritenendo che il tasso di liquidità del 4,35% – in aumento rispetto al minimo storico dello 0,1% durante la pandemia – sia abbastanza restrittivo da portare l’inflazione nella sua fascia obiettivo del 2-3%, preservando al contempo i guadagni occupazionali.