Lo yuan cinese ha raggiunto il livello più alto in 16 mesi sul dollaro dopo che Pechino ha annunciato una serie di misure di stimolo per sostenere il rallentamento dell’economia. Allo stesso tempo, però, anche una conferma del momento delicato che sta affrontando Pechino. Lo yuan offshore cinese si è rafforzato brevemente a 6,9946 per dollaro, il livello più alto da maggio 2023. Lo yuan onshore cinese è attualmente scambiato a 7,0319 contro il biglietto verde, mantenendosi anch’esso ai livelli più alti da maggio scorso.
Resta aperto il pericolo di un contraccolpo sulle esportazioni. Infatti un rapido rafforzamento dello yuan cinese potrebbe aggiungere ulteriore pressione deflazionistica alle esportazioni cinesi. Da ricordare che a differenza del dollaro che sfrutta un tasso di cambio variabile, lo yuan cinese, per la precisione lo yuan onshore, deve sottostare ad uno stretto controllo da parte delle autorità di stato: infatti è possibile scambiarlo entro un intervallo limitato del 2% al di sopra o al di sotto del tasso di cambio medio giornaliero.
Diverso il discorso per il cosiddetto yuan offshore scambiato anche sulle piazze di Londra, Singapore e New York e che non è controllato in modo rigido ed è influenzato dalla domanda e dall’offerta del mercato.