La Banca centrale cinese ha riferito in una nota il taglio di 50 punti base del coefficiente di riserva obbligatoria (Rrr) per gli istituti finanziari, al 6,6%. La mossa, operativa da oggi, era stata anticipata martedì dal governatore Pan Gongsheng, secondo cui l’iniziativa avrebbe consentito di iniettare circa 1.000 miliardi di yuan (quasi 142 miliardi di dollari) in “liquidità a lungo termine” sui mercati finanziari. In base alle condizioni, secondo Pan, potrebbe esserci un’ulteriore sforbiciata di 25-50 punti base entro fine anno. La Pboc ha limato anche il tasso di interesse dei reverse repo a 7 giorni dall’1,7% all’1,5%.
La mossa è maturata all’indomani della riunione del Politburo, tenuta sotto la guida del presidente Xi Jinping, che ha fatto emergere l’impegno della leadership comunista per fermare il declino.
La serie di misure monetarie, finanziarie e fiscali svelate da Pechino, alcune attuate e altre sono tracciate, puntano al taglio dei tassi chiave dell’economia e a politiche intese a incoraggiare gli acquisti di case.