Una scelta di gusto, certamente, ma anche (e largamente) dettata dal talento nel campo del marketing, dell’advertising e della comunicazione con il proprio target di riferimento: attualmente la birra più amata in Italia è Ichnusa, brand che è stato in grado di influenzare sensibilmente le scelte dei consumatori italiani.
A evidenziarlo è il report Alcoholic Drinks 2024 redatto da Brand Finance e condotto alla fine del 2023, analizzando i comportamenti d’acquisto di un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta per esplorare il livello di conoscenza, utilizzo e percezione a proposito delle principali birre vendute nel Paese.
Alla base del report ci sono una serie di approfondimenti relativi alla forza del brand e all’impatto del branding nel settore che coniugati ai margini e al fatturato restituiscono il valore economico complessivo. La competitive analisys ha premiato, come già detto, Ichnusa che con un punteggio pari a 98,1 su 100 si attesta come la birra più amata, quella con la migliore reputazione, quella più adeguata alle esigenze e quella più attenta alla sostenibilità.
Segue a ruota Peroni, unico marchio italiano presente anche nella classifica internazionale Brand Finance Beer Brands 2024. Peroni, grazie a sapienti strategie di marketing, ha registrato un incremento del 17% rispetto allo scorso anno e ha raggiunto il valore di 470 milioni di dollari, cosa che che gli ha consentito di raggiungere il 42° posto.
Terzo e quarto posto per Moretti e Heineken, marchi che sono riusciti e riescono a coniugare la presenza offline a quella online e riescono a generare engagement di rilievo. Al quinto posto in Italia si trova Corona, che, invece, con un valore di 10,4 miliardi di dollari è la birra con il marchio di maggiore valore al mondo. La crescita record del valore del brand del 40% anno su anno ha consentito a Corona di superare Heineken che, con una crescita del 18%, ha raggiunto il valore di 9 miliardi di dollari.
Chiudono la classifica Angelo Poretti, Beck’s, Birra Messina, Ceres e Tuborg. Guardando al panorama internazionale, i brand italiani si sono particolarmente rinforzati rispetto alla scorso anno. Secondo un’altra analisi di Brand Finance, il Soft Power Index, i consumatori da ogni parte del globo confermano ancora una volta di amare la cucina italiana più di ogni altra al mondo.
Questa, secondo Massimo Pizzo, Senior consultant di Brand Finance, è un’occasione d’oro per le birre italiane, che «hanno in questo momento una grande opportunità di espandersi a livello internazionale, sfruttando da un lato l’esigenza dei consumatori alla scoperta di nuove birre e dall’altro di beneficiare del brand Italia».