Una madre del Missouri e i suoi avvocati questa settimana cercheranno di convincere una giuria che Abbott, Reckitt.
La Mead Johnson e il St. Louis Children’s Hospital sono responsabili di una grave malattia intestinale che, secondo lei, suo figlio prematuro ha contratto a causa delle formule prodotte dalle aziende dopo la nascita in ospedale.
Il processo attentamente seguito presso la corte statale di St. Louis, Missouri, che inizierà con la selezione della giuria lunedì, fa parte di un contenzioso in espansione che ha già portato a verdetti di 60 milioni di dollari contro Reckitt e 495 milioni di dollari contro Abbott. Circa 1.000 casi simili sono ancora in sospeso in tutto il paese.
Gli attori sostengono che dare latte artificiale a base di latte vaccino ai neonati prematuri, in particolare quelli più piccoli, nati con un peso inferiore a circa 1.500 grammi o circa tre libbre, aumenta notevolmente il rischio di sviluppare enterocolite necrotizzante (NEC).
Tale condizione ha un tasso di mortalità stimato di oltre il 20%. Affermano inoltre che le aziende avevano la responsabilità legale di mettere in guardia su tale rischio, ma non lo hanno fatto.
Entrambe le aziende hanno dichiarato in alcune dichiarazioni che le affermazioni della causa non sono supportate da prove e che i loro prodotti sono essenziali per i bambini prematuri.
Il St. Louis Children’s non ha risposto alla richiesta di commento sulla controversia. Le elevate sentenze nei due casi finora giunti a giudizio hanno suscitato allarme tra i medici, che temono di perdere l’accesso ai prodotti da cui dipendono per nutrire i bambini.
Abbott e Reckitt sono le uniche aziende che vendono le formule in questione, che sono prodotti specializzati utilizzati nelle unità di terapia intensiva neonatale. In una chiamata agli investitori di luglio, il Ceo di Abbott Robert Ford ha suggerito che potrebbero non essere disponibili a causa della causa.
Reckitt ha anche affermato di stare considerando opzioni strategiche per la sua divisione di formule.
Secondo i portavoce dell’azienda, i prodotti per i neonati prematuri non hanno grandi vendite: fruttano ad Abbott solo circa 9 milioni di dollari all’anno e a Reckitt meno di 1 milione di dollari all’anno.
I dottori affermano che i benefici del latte materno per i neonati prematuri su una vasta gamma di misure, tra cui tassi più bassi di NEC, sono noti da anni e si riflettono nelle pratiche di alimentazione ospedaliera.
Ma, affermano, la formula rimane fondamentale per nutrire i neonati quando il latte materno o donato non è disponibile o è insufficiente.
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