La Banca Centrale delle Filippine ha la possibilità di effettuare un taglio dei tassi di 50 punti base ma una riduzione così importante avverrà solo in caso di timori di un atterraggio duro. Lo ha detto oggi il suo governatore, Eli Remolona, ai giornalisti durante un evento bancario. «Un taglio dei tassi di 25 punti base sarà la norma se non c’è il rischio di un atterraggio duro», ha spiegato.
Ha anche detto che la BSP ha spostato la riunione per la determinazione dei tassi al 16 ottobre dal 17 ottobre, a causa di un problema di programmazione.
Dopo aver annunciato una riduzione di 250 punti base del coefficiente di riserva obbligatoria della banca al 7,0% a partire da ottobre, Remolona ha detto che potrebbero essere previsti altri tagli che porterebbero il coefficiente a zero prima della scadenza del suo mandato nel 2029.
Inoltre la BSP ha anche affermato che sta lavorando con il settore bancario per migliorare il mercato degli swap sui tassi di interesse del peso, stabilendo un nuovo tasso di riferimento overnight (ORR) basato sulle aste giornaliere di riacquisto inverso.
Ricordiamo che l’economia è cresciuta del 3,6% annuale negli ultimi vent’anni. Le Filippine sono al numero 115 nella graduatoria mondiale davanti al Vietnam (126) ma dopo Indonesia (99), Tailandia (74) e ovviamente Italia (30). Dominata dal terziario per il 60%, l’economia conta l’industria al 30% (alimentare, cemento, ferro, acciaio) e poi c’è l’agricultura che conmeno del 10% impiega un quarto della popolazione.