La più grande acciaieria della Gran Bretagna terminerà la produzione oggi quando l’ultimo altoforno di Port Talbot, nel Galles, chiuderà dopo oltre 100 anni di produzione con un costo di quasi 3.000 posti di lavoro. La chiusura è il culmine di decenni di declino dell’industria siderurgica britannica che ha lottato per competere con le importazioni a basso costo.
Il sindacato dei lavoratori dell’acciaio Community ha dichiarato in un comunicato che la chiusura dell’ultimo altoforno rappresenta “la fine di un’epoca” e l’ha definita “un giorno incredibilmente triste e toccante”.
Sempre oggi nell’Inghilterra centrale, a 200 miglia di distanza da Port Talbot, chiuderà oggi l’ultima centrale elettrica a carbone della Gran Bretagna, ponendo fine a oltre 140 anni di energia a carbone.
Un’altra azienda, British Steel, di proprietà cinese, continua a produrre acciaio vergine nei suoi due altiforni di Scunthorpe, nel nord dell’Inghilterra, ma è anche in trattative con il Governo per passare a una produzione più pulita.
Il Governo ha dichiarato di voler investire 2,5 miliardi di sterline nell’industria siderurgica e pubblicherà una strategia sui suoi piani per rilanciare il settore la prossima primavera.