Nel mese di settembre 2024, il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 24.000 milioni. Lo comunica il Ministero dell’economia e delle finanze.
A settembre 2023, il fabbisogno risultava pari a 25.260 milioni.
Il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche è un indicatore dell’andamento complessivo dei conti pubblici valutato in termini di cassa. Esso può essere calcolato dal lato della formazione, come saldo tra le partite correnti, quelle in conto capitale e quelle di natura finanziaria; oppure dal lato della copertura, come saldo fra le accensioni e i rimborsi di passività finanziarie (monete e depositi, titoli diversi dalle azioni e prestiti).
A differenza del debito delle Amministrazioni pubbliche, i criteri di calcolo del fabbisogno non sono armonizzati a livello europeo.
Il fabbisogno non coincide con la variazione del debito principalmente per effetto del diverso trattamento riservato alle disponibilità liquide del Tesoro (depositi presso la Banca d’Italia, fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato e impieghi della liquidità).
Il fabbisogno è ottenuto infatti come variazione del debito al netto della variazione delle disponibilità liquide del Tesoro.