La sterlina britannica è scesa di oltre l′1% sul dollaro e sull’euro dopo che il governatore della Banca d’Inghilterra Andrew Bailey ha dichiarato al Guardian che dati più positivi sull’inflazione potrebbero indurre la banca centrale ad adottare un approccio più aggressivo ai tagli dei tassi di interesse. Inoltre ha anche sottolineato di essere sollevato all’idea che le pressioni inflazionistiche non sono state così forti come inizialmente temuto.
La BOE ha mantenuto i tassi al 5% a settembre, dopo averli tagliati di 25 punti base ad agosto, evidenziando preoccupazioni per l’elevata inflazione dei servizi. Proprio durante l’ultima riunione il Comitato di politica monetaria della banca centrale ha espresso preoccupazioni circa l’inflazione dei servizi e la crescita dei salari, nonostante l’inflazione complessiva si sia attestata vicino al suo obiettivo del 2%.
La Gran Bretagna sta attraversando un delicato momento economico. Il governo ha infatti più volte dichiarato che per far fronte al deficit di bilancio sarebbero stati necessari aumenti delle tasse e disciplina della spesa pubblica.