Benvenuti a Pillole finanziarie, una nuova rubrica di Business24 che vi guida attraverso il mondo delle finanze personali e che vuole spiegare l’economia in parole semplici. Io sono Marcello Cerro, consulente finanziario certificato EFPA, ed oggi vi mostrerò come gestire al meglio il vostro portafoglio e risparmiare con intelligenza. Con un po’ di organizzazione e disciplina, potrete migliorare significativamente la vostra situazione finanziaria.
Innanzitutto è bene ricordare che la gestione efficace del portafoglio inizia con una buona pianificazione del budget. Creare un budget mensile ed annuale è fondamentale per avere una chiara visione delle vostre entrate e uscite.
Elencate tutte le vostre fonti di reddito e annotate le uscite, le spese fisse come affitti, mutui. Non dimenticate anche le spese variabili come utenze, cibo, trasporti, hobby vacanze, salute. Stabilite obiettivi di risparmio mensili, anche una piccola percentuale può fare la differenza a lungo termine.
Usare un app di budgeting può semplificare questo processo, aiutandovi a monitorare le vostre spese in tempo reale. Diversi istituti di credito forniscono ai propri clienti questo servizio.
Risparmiare è solo il primo passo; far fruttare i vostri risparmi è altrettanto importante.
Prima di tutto, create un fondo d’emergenza pari a tre-sei mesi di spese essenziali. Impostate trasferimenti automatici dal conto corrente a quello di risparmio considerate conti deposito, titoli di debito pubblico e obbligazioni a breve termine, fondi ed ETF monetari. Tenete sempre presente i limiti di concentrazione al fine di evitare di incorrere in scongiurabili effetti di bail in, strumento di risoluzione per risanare il più rapidamente possibile la situazione di una banca in crisi, oltre ai conti correnti, i conti deposito (anche vincolati), i libretti di risparmio, gli assegni circolari e i certificati di deposito nominativi, tutelati fino a 100.000 euro per depositante, questo impatta su azionisti ed obbligazionisti. Gli ETF e i fondi comuni di investimento/SICAV (c.d. strumenti del risparmio gestito) non sono strumenti emessi da banche e quindi sono esclusi da bail-in.
L’eccedenza non va trattenuta sui conti correnti, il primo rischio da affrontare in tema di risparmio è quello dell’inflazione, ovvero la perdita di potere di acquisto per effetto dell’aumento generalizzato dei prezzi. E’ quindi necessario stabilire obiettivi di medio e lungo termine e costituire dei piani finanziari che rappresentino cassetti mentali dai quali prelevare le risorse necessarie per realizzarli.
Nell’ultimo decennio si sono verificate fenomeni che hanno fatto ripensare al concetto di rischio e di decorrelazione come concetti variabili, l’ultimo il deprezzamento delle obbligazioni a fronte di un repentino rialzo dei tassi d’interesse nel 2022 per effetto di un’errata lettura delle tendenze inflazionistiche. Quindi soprattutto per il breve ed il medio periodo è fondamentale una verifica della duration, ovvero il periodo residuo medio dei titoli in portafoglio entro il quale verranno rimborsate le obbligazioni, in genere alla pari. Questo vale sia che si parli di una gestione patrimoniale, che di fondi d’investimento, ETF, o portafoglio titoli.
Per obiettivi a lungo termine è di fondamentale importanza stabilire come priorità l’apertura di piani pensionistici, per costruire pian piano accantonamenti volti a costruire rendita integrativa individuale, per garantire un tenore di vita che inevitabilmente verrebbe pesantemente decurtato per effetto del nuovo sistema pensionistico. A maggior veduta per i più giovani, in modo da versare meno ma per un tempo più ampio. Molto importante, a prescindere dall’anzianità lavorativa, è la verifica attuariale con la propria cassa di previdenza della percentuale di copertura pensionistica rispetto all’ultima retribuzione.
Perchè continuare a considerare investimento di lungo periodo il mercato azionario quando assistiamo a ritorni interessanti sul breve periodo?
Siamo passati per un fase di interessi zero, se non addirittura negativi, da parte delle banche centrali, che hanno portato al pensiero comune tra società, gestori, analisti finanziari che non vi fosse alternativa al mercato azionario. Tuttavia l’investimento azionario esprime valori sulle aspettative di ritorno degli investimenti con particolare attenzione agli utili. Tali valori in particolari periodi più o meno prolungati possono raggiungere livelli di euforia del tutto irrazionali, le cosiddette bolle finanziarie.
Il termine “bolla” in sé suggerisce un’immagine visiva: un oggetto che si espande fino a raggiungere una dimensione insostenibile, per poi scoppiare improvvisamente. Questo concetto si applica bene alle bolle finanziarie, dove i prezzi degli asset salgono rapidamente e poi crollano. In sintesi, il termine bolla finanziaria deriva dalla natura ciclica e spesso drammatica dei periodi di speculazione estrema e dei successivi crolli di mercato. Per forza di queste inevitabili ciclicità è importante avere metodo, diversificazione e tolleranza alla volatilità ovvero all’oscillazione anche negativa del valore dei propri investimenti. L’ingresso graduale, anche con grandi capitali, e soprattutto la diversificazione rappresentano dei validi antidoti alle criticità di mercato, in quanto statisticamente i mercati più efficienti offrono sul lungo periodo un ritorno delle azioni superiore a quello del mercato obbligazionario. Di fondamentale importanza è seguire i megatrends, ovvero le tendenze future di sviluppo dei mercati, pensate all’intelligenza artificiale, alla gestione dei dati attraverso i clouds, le biotecnologie, la robotica, le nuove fonti energetiche, lo sviluppo della mobilità e dell’urbanistica.
La gestione delle finanze personali è un processo continuo. Consultare un consulente finanziario può aiutarvi a prendere decisioni informate.
E ricordate la chiave per una gestione finanziaria efficace è la disciplina e la pianificazione. Con le giuste strategie, potete migliorare la vostra situazione finanziaria e costruire un futuro sicuro e sereno.
Di Marcello Cerro
consulente finanziario