FTX ha ricevuto l’approvazione del tribunale per il suo piano fallimentare, che le consentirà di rimborsare completamente i clienti utilizzando fino a 16,5 miliardi di dollari di asset recuperati dopo il crollo di quello che un tempo era il principale exchange di criptovalute.
Il giudice fallimentare statunitense John Dorsey ha approvato il piano di liquidazione durante un’udienza in tribunale a Wilmington, nel Delaware, affermando che il successo di FTX lo ha reso un caso modello su come gestire una procedura fallimentare molto complessa ai sensi del Capitolo 11.
Il piano si basa su una serie di accordi con i clienti e i creditori di FTX, le agenzie governative statunitensi e i liquidatori nominati per chiudere le operazioni di FTX al di fuori degli Stati Uniti.
Gli accordi consentono a FTX di utilizzare i propri asset per rimborsare prima i clienti del suo exchange di criptovalute, prima di pagare potenziali reclami concorrenti presentati dagli enti regolatori governativi. FTX prevede di rimborsare il 98% dei propri clienti, ovvero coloro che hanno detenuto 50.000 dollari o meno sull’exchange, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del piano, che non è stata ancora determinata.
Un tempo tra i principali exchange di criptovalute al mondo, FTX è crollato dopo che è emersa la notizia che il fondatore Sam Bankman-Fried aveva preso i soldi dei clienti per pagare le scommesse rischiose fatte dal suo hedge fund, Alameda Research.
Bankman-Fried è stato condannato a marzo a 25 anni di prigione per aver rubato ai clienti di FTX e ha fatto ricorso contro la sua condanna.
FTX rimane in trattative con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per 1 miliardo di dollari che il governo ha sequestrato durante l’azione penale di Bankman-Fried. Gli azionisti di FTX, che normalmente non riceverebbero nulla in una procedura fallimentare, potrebbero ricevere fino a 230 milioni di dollari dai fondi sequestrati dal Dipartimento di Giustizia, secondo i documenti del tribunale.
FTX ha stimato che avrà a disposizione una cifra compresa tra 14,7 e 16,5 miliardi di dollari per ripagare i creditori, sufficienti a versare ai clienti almeno il 118% del valore dei loro conti a novembre 2022, data in cui la società ha dichiarato bancarotta.
Le agenzie governative statunitensi, tra cui la Commodity Futures Trading Comission e l’Internal Revenue Service, hanno accettato di lasciare che FTX desse priorità al rimborso dei clienti rispetto alle multe e ai debiti fiscali, e un liquidatore nominato alle Bahamas ha accettato di lavorare con FTX dopo aver contestato in precedenza l’autorità della società di dichiarare bancarotta negli Stati Uniti.
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