GSK ha accettato di chiudere la maggior parte delle cause legali in cui è coinvolta ma per farlo potrebbe arrivare a pagare fino a 2,2 miliardi di dollari. Le cause in questione riguardano il farmaco Zantac, formula non più in commercio, contro il bruciore di stomaco sospettato di aver causato il cancro. I fatti risalgono al 2020 quando la Food and Drug Administration statunitense ha chiesto ai produttori di ritirare dal mercato il farmaco per il timore che il suo principio attivo, la ranitidina, potesse degradarsi in NDMA, una sostanza cancerogena, nel tempo o se esposta al calore.
L’accordo, nel quale non si conferma alcun illecito da parte dell’azienda, risolve circa 80.000 casi, ovvero il 93% dei casi pendenti a livello nazionale.