Boeing ha dichiarato sera di aver presentato una denuncia per pratica lavorativa sleale al National Labor Relations Board contro il sindacato che rappresenta i lavoratori in sciopero della fabbrica sulla costa occidentale degli Stati Uniti, accusando i leader di non aver negoziato in buona fede.
L’accusa è l’ultimo segnale della crescente asprezza e frustrazione nei colloqui sindacali, mentre lo sciopero di circa 33.000 iscritti al sindacato entra nella sua quinta settimana e aumenta la pressione finanziaria sul costruttore di aerei in difficoltà.
Martedì, la Boeing ha dichiarato di aver ritirato la sua ultima offerta retributiva all’International Association of Machinists and Aerospace Workers dopo due giorni di colloqui con i mediatori federali, citando il rifiuto del sindacato di prendere in seria considerazione le sue proposte.
In un documento depositato presso l’NLRB, la Boeing ha inoltre accusato i leader del sindacato di aver travisato i termini dell’offerta presentata dalla Boeing ai propri iscritti e di non aver coinvolto al tavolo delle trattative i negoziatori autorizzati a concludere un accordo.
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