«La Legge di bilancio sarà equilibrata e metterà a tacere tutte le polemiche gonfiate e astruse di questi giorni. Le persone fisiche e le imprese non hanno niente da temere». Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti durante il convegno ‘Far crescere insieme l’Italia’ organizzato da Fratelli d’Italia.
«Faremo tagli significativi con sacrifici a ministeri ed enti pubblici. Ci saranno dei ritocchi sulle entrate ma a chi se lo merita».
«Sul tema delle tasse davanti ai banchieri ho detto che i sacrifici li dovevano fare tutti, non mi sembrava una bestemmia – ha affermato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti – Davanti a una platea di banchieri ripeterei la stessa cosa», ha ribadito Giorgetti».
«Chi sta al governo ha la responsabilità di fare le cose. Noi le tasse le abbiamo ridotte con la riduzione del cuneo contributivo dell’anno scorso. Anche la riduzione delle aliquote l’abbiamo fatta – ha aggiunto Giorgetti – Le cose che facciamo sono sotto gli occhi di tutti, rispondiamo con i fatti – ha sottolineato il ministro – la polemica deriva da un travisamento dei fatti».
Il ministro dell’economia Giorgetti parlando della Manovra di bilancio del governo ha affrontato anche il tema dei carburanti e delle accise.
«Faccio fatica a seguire i dibattiti abbastanza allucinanti: noi abbiamo scritto nel Psb che allineeremo le accise di gasolio e benzina, lo dobbiamo fare per gli impegni europei. Non abbiamo scritto incrementiamo ma allineiamo, per cui, ridurremo le accise sulla benzina e aumenteremo quelle su gasolio, ma gradualmente con un impatto che non sarà neanche percepibile – continua Giorgetti, intervenendo all’evento ‘Far crescere insieme l’Italia’ organizzato da FdI – Allineare non è incrementare, questa è la situazione e gli autotrasportatori non c’entrano assolutamente niente, non saranno minimamente toccati».
Sulle accise sui carburanti non è mancato il commento dell’Unione Nazionale Consumatori e del suo presidente Massimiliano Dona.
«Notizia poco rassicurante, il fatto che la stangata per chi ha un’auto a gasolio non sarà percepibile, non è che sia una grande consolazione e che risolva il problema», afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unc.
«E’ una tecnica di mercato nota quella di preferire piccoli rialzi a intervalli brevi piuttosto che fare un unico aumento una tantum. Serve a evitare una contrazione delle vendite. In questo caso è utile più a evitare le proteste degli automobilisti e conseguenze di carattere politico. Inoltre, aggiustando le accise in modo graduale si rischia di rendere anche meno visibili e più frequenti gli eventuali arrotondamenti dei benzinai, che all’incremento delle accise potrebbero aggiungere un surplus di guadagno che va oltre la mera traslazione dell’imposta» prosegue Dona.
«Resta da capire, infine, a che livello saranno allineate le aliquote, dato chiave per sapere se il Governo intende fare cassa, con un aumento degli incassi delle accise del gasolio superiore al calo degli introiti relativi alla benzina», conclude Dona.